Van Gogh – l’uomo giallo infelice
Vincent Van Gogh è un pittore postimpressionista olandese, definito da molti pazzo, era in realtà una persona sola e depressa che bisognava solo ascoltare e comprendere un po’ di più.
È conosciuto come colui che si è tagliato l’orecchio, o colui che ha mangiato del colore a tempera. Ma è bene sapere il perché di determinate sue azioni.
Van Gogh non era pazzo a livello patologico, era però nevrotico e soffriva di allucinazioni, dovuto il tutto all’abuso di alcool e assenzio.
L’assenzio è un liquore, il quale provocava appunto delle allucinazioni e la xantopia, disturbo della visione che fa apparire tutti gli oggetti gialli.
E questi sono alcuni esempi delle sue realizzazioni. Per lui il giallo era ormai felicità, tanto che arrivò a mangiarselo direttamente dal tubetto del colore, convinto che in questo modo la felicità sarebbe entrata in lui.
Oltre al giallo, importanti e spesso raffigurati sono i cipressi. Alberi che crescono verso l’alto, là dove l’uomo non può arrivare. Arrivano ad un passo tra il mondo terreste e il mondo divino. Hanno un valore simbolico molto forte. Sono i guardiani della morte, li troviamo spesso nei cimiteri. Le intense pennellate mostrano l’inquietudine di un’anima.
Egli ebbe una vita non molto felice. Realizzò all’incirca 864 tele, ma nessuno di queste, ai tempi, ebbe successo, riuscì a vendere forse un solo dipinto.
”Non posso cambiare il fatto che i miei quadri non vendono. Ma verrà il giorno in cui la gente riconoscerà che valgono più del valore dei colori usati nel quadro”, è uno dei suoi aforismi più profondi.
Nel corso della sua vita conobbe e si innamorò di diverse donne fragili, perché sentiva il bisogno di porre fine alle loro sofferenze.
La più importante fu Sien, una prostituta che trovò malnutrita e incinta. Si dedicò a lei e al suo bambino. Ma i suoi genitori ne vietarono il matrimonio, lei ricadde nella prostituzione e nell’acolismo, spingendola al suicidio.
Soffrire senza lamentarci è l’unica lezione che dobbiamo imparare in questa vita”
Van Gogh