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Idol Star Athletic Championship, le olimpiadi dei cantanti k-pop: il concetto di competizione in Corea del Sud 

Andato in onda per la prima volta quattordici anni fa su MBC in Corea del Sud, l’Idol Star Athletic Championship coinvolge gli idol dell’industria k-pop e mette in luce l’intensa competitività che caratterizza la cultura coreana.

📷 Frame della trasmissione tratto da Youtube

Il K-pop vive oggi un periodo di massimo splendore, con i suoi artisti che conquistano una fama globale senza precedenti. Se i BTS hanno contribuito ad aprire la strada a questo fenomeno, è impossibile non ricordare come già nel 2012, anche in Italia, si ballava sulle note di Gangnam Style di PSY, ignari che quel genere avrebbe dominato le classifiche mondiali. Ma cosa accadrebbe se i K-pop idol, noti per le loro esibizioni spettacolari, si trasformassero in atleti? 

Cos’è Idol Star Athletics Championships?

Questo è il concept dell’ISAC (Idol Star Athletics Championships), un programma ideato da MBC nel 2010 per testare le abilità sportive degli idol, oltre ai loro consueti talenti artistici. La prima edizione si focalizzava su discipline come i 100 metri, il lancio del giavellotto e il salto in lungo, coinvolgendo sia uomini che donne. Con il tempo, l’ISAC ha ampliato il suo format, includendo competizioni come tiro con l’arco, futsal, danza sportiva e persino e-sport, evolvendo anche esteticamente verso uno stile più glamour, in linea con l’immagine dei protagonisti. 

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Il concetto di competizione e disciplina in Corea del Sud

La trasmissione del programma in occasione del Capodanno lunare o del Chuseok, la festa del raccolto, lo rende un evento particolarmente significativo, capace di unire le famiglie coreane, che seguono con entusiasmo le gare, al di là dell’interesse per il K-pop o lo sport. Oltre a intrattenere, l’ISAC celebra lo spirito competitivo, un valore profondamente radicato nella cultura coreana, e lo sport. La competizione, tuttavia, non è solo un divertimento: in Idol Star Athletic Championship emerge con forza la determinazione degli idol a dimostrare resistenza, forza fisica e spirito di squadra. 

Questo atteggiamento riflette un aspetto culturale profondamente radicato nella società coreana, dove la disciplina, la resistenza e la dedizione sono considerati valori fondamentali, spesso inculcati sin dalla giovane età. Il servizio militare obbligatorio, che ogni uomo sudcoreano in salute deve svolgere prima dei 30 anni, contribuisce a rafforzare questa mentalità, enfatizzando l’importanza della forma fisica e della preparazione mentale per superare le sfide.

I rischi della competizione: tra infortuni e salute mentale

Idol Star Athletic Championship, pur rappresentando un’occasione di divertimento e intrattenimento per il pubblico, oltre a un’importante vetrina per la promozione degli idol, riflette anche il lato meno visibile e glamour della cultura K-pop: quello della pressione incessante e della necessità di eccellere in ogni ambito, spesso a discapito della salute fisica e mentale degli artisti. La partecipazione a questo reality sportivo, infatti, non è solo un modo per mettere in mostra il talento atletico, ma anche un’occasione per consolidare la propria immagine pubblica. Gli artisti sono consapevoli che ogni loro performance, anche se in un contesto sportivo e non musicale, può influire sulla loro popolarità e sul sostegno dei fan. Questo porta molti di loro a dare il massimo, spesso oltrepassando i propri limiti fisici, con conseguenze anche gravi.

Gli infortuni, infatti, non sono rari durante le competizioni dell’Idol Star Athletic Championship. Celebri sono i casi di Xiumin degli EXO, che si è fatto male durante una partita di futsal, o di Seolhyun delle AOA, che ha subito un infortunio mentre gareggiava in una delle discipline atletiche. Nam Woo-hyun degli INFINITE ha addirittura subito una lesione alla spalla che ha richiesto un lungo periodo di recupero. Nonostante la gravità di questi incidenti, spesso vengono minimizzati sia dalle case discografiche che dagli idol stessi, alimentando una narrazione in cui il sacrificio e la resistenza fisica sono considerati tratti essenziali del loro percorso di successo. 

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L’industria del k-pop è davvero così rigida?

In definitiva, gli ISAC rappresentano un momento di svago per i fan e una celebrazione dello spirito competitivo degli idol, ma al contempo evidenziano anche le contraddizioni di un sistema verosimilmente troppo severo. Il rischio è che il desiderio di eccellere in ogni ambito, compreso quello sportivo, porti gli idol a trascurare la propria salute, alimentando una spirale di pressione che, a lungo termine, potrebbe avere conseguenze ben più gravi del semplice infortunio fisico.

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