Informatica quantistica, i computer che verranno
L’informatica quantistica si basa sulla meccanica quantistica, una teoria della fisica, elaborata a partire dagli anni ’20, che illustra il mondo atomico e subatomico. L’applicazione di questa teoria in ambito informatico ha permesso di ottenere in tempi relativamente recenti il primo computer a due bit(Quantum bit). Da allora (1998) è partita una vera e propria corsa all’aumento dei bit, con il risultato di aver ridotto il tasso di errore nel calcolo computazionale. I nuovi computer su base quantica hanno il pregio di elaborare i calcoli in maniera velocissima ma il loro utilizzo è per adesso riservato al solo ambito sperimentale.https://www.voceliberaweb.it/
Il punto dolente nel costruire un computer che si servisse dell’informatica quantistica era l’eccessiva grandezza delle sue dimensioni. Recentemente, un gruppo di ricercatori australiani ha elaborato un metodo per la costruzione di computer quantistici di dimensioni molto ridotte, aprendo di fatto alla possibilità di fabbricazione su larga scala. Oltre alla velocità di calcolo e al minor numero di errori, i computer quantistici sarebbero anche meno soggetti all’hackeraggio, maggiormente capaci di riprodurre processi molecolari, ed impiegabili nello studio dei materiali.
Si ipotizza inoltre, ipotesi non peregrina, un loro utilizzo in ambito finanziario, essendo questi computer adatti all’analisi dei rischi di investimento, grazie alla capacità di tracciare numerosissimi quadri probabilistici. A giudizio di molti studiosi, l’implementazione di questi nuovi calcolatori quantici rappresenterà una vera svolta epocale.
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