Intervento a distanza grazie alla chirurgia robotica
Lo scorso 11 settembre si è tenuto il primo intervento di nefrectomia transcontinentale della storia.
Sembra fantascienza, ma è tutto vero. L’italiano Alberto Breda, primario di Urologia Oncologica e dell’equipe chirurgica di trapianto renale della Fondazione Puigvert, avrebbe operato un paziente che si trovava dall’altra parte del mondo, a Pechino, ad esattamente 8.264 km di distanza.
Il dottore, in quel momento nel Palazzo dei congressi di Bordeaux per l’incontro annuale di chirurgia robotica, tramite una console (sistema robotico Edge) e grazie a una connessione 5G, ha eseguito con maestria e successo una nefrectomia, la rimozione (parziale o totale) del rene. I robot chirurgici presenti in Cina hanno eseguito i comandi con un ritardo di solo 132 millisecondi.
Il paziente, un uomo di 37 anni, è stato dimesso dall’Ospedale generale Pla il giorno seguente. Come confermato dall’associazione, è ora in fase di recupero ma non presenta complicanze.
“Si tratta di un momento storico” ha dichiarato il dottor Breda. “Che è stato possibile grazie alla collaborazione internazionale. Serve, inoltre, a illustrare la diversità che esiste nella pratica della medicina attuale”.
Il chirurgo, è stato poi rivelato, per prepararsi a tale operazione, aveva, già nel febbraio di questo stesso anno, realizzato una nefrectomia tramite telechirurgia. Precisamente, il suo paziente era stato un maiale, situato in un ospedale di Shangai. Breda, invece, si trovava a Orlando, a più di 12.800 km di distanza.
Solo altri due precedenti di telechirurgia transcontinentale sono stati documentati.
Il primo, un’operazione nota come Lindbergh, è stato eseguito dal dottor Jacques Marescauxnel nel 2000, da New York a Strasburgo. Il secondo caso, invece, è avvenuto a Roma questo’anno. Il dottor Zhang, direttore del dipartimento di Urologia del Terzo Centro Medico dell’Ospedale Generale dell’Esercito Popolare di Liberazione, ha realizzato una prostatectomia ad un paziente, alloggiante a sempre a Pechino.
Chirurgia robotica
La chirurgia robotica non è una scoperta recente. Ma, negli ultimi decenni, ha fatto passi da gigante, raggiungendo una precisione senza precedenti.
Uno dei robot più noti impiegati in quest’ambito è il sistema Da Vinci, utilizzato comunemente per eseguire operazioni come la sostituzione della valvola cardiaca e, più in generale, nelle procedure di chirurgia ginecologica e andrologica.
I principali vantaggi della chirurgia robotica includono: una maggiore precisione, una minore invasività e dei tempi di recupero ridotti, come anche testimoniato dall’intervento operato a Pechino.
Queste incredibili imprese aprono la strada per una nuova era nel campo della medicina.