La nuova piaga di internet – il kit del suicidio
Non è Futurama ma è la realtà.
Un’insegnante 63enne della provincia di Trento, è riuscita a togliersi la vita utilizzando un kit del suicidio acquistato online. Secondo il suo medico legale, la donna sarebbe morta per asfissia.
I carabinieri hanno ritrovato all’interno della sua abitazione un biglietto che recita:
“Dopo 20 lunghi anni di dolore cronico, per insonnia, estrema solitudine, intolleranza ai rumori, mi sono procurata le cose necessarie online, ordinandole all’estero, più di un anno fa”, ha scritto ancora la donna”
Questo kit le è stato venduto illegalmente da uno chef originario di Toronto, che da diversi anni vendeva nitrito di sodio e mascherine sull’internet.
Dopo essere stato identificato dall’Interpol canadese con il nome di Kenneth Law, attualmente altre otto persone in giro per l’Italia hanno acquistato il suo “prodotto”.
Le autorità hanno provveduto tempestivamente a chiudere tutti i siti e i canali di acquisto gestiti da Law e adesso stanno lavorando a identificare tutti gli altri acquirenti.
Fuori dall’Italia, oltretutto, anche un ragazzo 17enne americano ne è rimasto vittima, secondo quando riportato dal Times of London, per non parlare della 23enne Neha Raju che è stata trovata morta lo scorso aprile.
È veramente imbarazzante che al giorno d’oggi, sia così facile ottenere sul web prodotti del genere.
Soprattutto quando non si sta parlando di sostanze utili usate male, ma di qualcosa pensato esattamente con l’unico scopo di togliere la vita.