Speciale Corea del Sud

La scrittrice sudcoreana Han Kang vince il Nobel per la letteratura 2024

Han Kang, scrittrice sudcoreana, ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura 2024 per la sua “prosa poetica intensa che affronta i traumi storici e rivela la fragilità della vita umana”. Nata nel 1970 a Gwangju, Han è diventata una delle voci più significative della letteratura contemporanea grazie alla sua capacità di esplorare temi complessi come il dolore, la violenza e la memoria storica.

La sua affermazione a livello internazionale è iniziata con la traduzione in inglese di alcuni dei suoi libri più noti, come The Vegetarian (2015), che le è valso il Man Booker International Prize nel 2016. Questo romanzo, caratterizzato da uno stile sperimentale, racconta la storia di Yeong-hye, una donna che, dopo incubi angoscianti, decide di smettere di mangiare carne, innescando un conflitto con la sua famiglia e un percorso di alienazione psicologica. Il libro ha attratto l’attenzione internazionale per la sua narrazione originale e per la rappresentazione delle tensioni tra desiderio personale e aspettative sociali.

fonte immagine Adelphi

Altri lavori di Han Kang, come Human Acts (2016), esplorano il trauma collettivo, in particolare gli eventi del massacro di Gwangju del 1980, un tema profondamente legato alla storia personale dell’autrice. The White Book (2017), invece, rappresenta un’opera più intimista e riflessiva, in cui Han esplora la perdita e la memoria attraverso la metafora del colore bianco.

L’impatto di Han Kang nel mondo occidentale è stato amplificato dalle traduzioni dei suoi lavori e dall’interesse crescente per la cultura sudcoreana in generale, che ha visto una forte espansione grazie a fenomeni come il K-pop e il cinema. Le sue opere, pur mantenendo una forte identità coreana, affrontano temi universali che hanno risuonato con lettori di diverse culture.

Con il Nobel, Han Kang non solo conferma il suo ruolo di rilievo nella letteratura mondiale, ma segna anche un momento significativo per la presenza della letteratura asiatica nel panorama globale, evidenziando la capacità della scrittura di mettere in dialogo esperienze culturali diverse attraverso il racconto del dolore umano e della resilienza.

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