La Shrinkflation: quando la riduzione delle dimensioni dei prodotti è il nuovo modo di aumentare i prezzi
Negli ultimi anni, il fenomeno della “shrinkflation” ha attirato l’attenzione dei consumatori di tutto il mondo. Si tratta di una tattica ingegnosa adottata dalle aziende: riducono le dimensioni dei prodotti, mantenendo invariato il prezzo. Questa tattica può sembrare innocua, ma in realtà sta avendo un impatto significativo su di noi.
Il termine “shrinkflation” deriva dall’unione di due parole inglesi: “shrinkage” (riduzione) e “inflation” (inflazione). La shrinkflation si verifica quando le dimensioni dei prodotti diminuiscono senza alcuna modifica al prezzo. Questo è un modo subdolo per aumentare i prezzi senza allertare i consumatori. Il fenomeno è particolarmente diffuso nel settore alimentare, dove i produttori hanno ridotto le dimensioni dei prodotti, come ad esempio il cioccolato, i biscotti, le patatine, le confezioni di cereali e molti altri.
L’impatto della shrinkflation sui consumatori è molto grande. Innanzitutto, i consumatori devono spendere di più per acquistare la stessa quantità di prodotto. Ad esempio, se un pacchetto di biscotti costa €2, ma la quantità dei biscotti è diminuita del 10%, i consumatori devono acquistare un altro pacchetto di biscotti per avere la stessa quantità di prodotto che avevano in precedenza. Questo significa che i consumatori devono spendere di più per lo stesso prodotto.
In secondo luogo, essa può avere un impatto sulla salute dei consumatori. Ad esempio, se la dimensione delle confezioni di cibo viene ridotta, i consumatori possono essere tentati di acquistare più confezioni di cibo per soddisfare il loro appetito. Questo può portare ad un eccesso di consumo di cibo, con conseguenze negative sulla salute.
Perché le aziende utilizzano la shrinkflation?
Le aziende utilizzano la shrinkflation per aumentare i propri profitti senza allertare i consumatori. Questa tattica è particolarmente diffusa tra le aziende che operano in settori altamente competitivi, come quello alimentare o dei beni di consumo. In questi settori, i margini di profitto sono spesso ridotti e le aziende sono costantemente alla ricerca di modi per aumentare i propri profitti. Utilizzandola, le aziende possono aumentare i prezzi dei propri prodotti senza allertare i consumatori, mantenendo così la propria competitività sul mercato.
Inoltre, consente alle aziende di gestire meglio i propri costi di produzione. Ad esempio, se una azienda produce biscotti in pacchetti da 100 grammi, ma le materie prime per la produzione di questi biscotti diventano più costose, la azienda potrebbe ridurre le dimensioni dei pacchetti a 90 grammi, evitando così di dover aumentare il prezzo dei biscotti. In questo modo, la azienda può mantenere il proprio margine di profitto senza aumentare il prezzo dei prodotti.
Come possiamo difenderci dalla shrinkflation?
possiamo difenderci dalla shrinkflation adottando alcune semplici strategie. Innanzitutto, dobbiamo stare più attenti quando ci accingiamo ad acquistare cibo. Questo può essere fatto leggendo attentamente le etichette dei prodotti e confrontando le dimensioni con quelli acquistati in precedenza.
In secondo luogo, possiamo confrontare i prezzi dei prodotti per capire se il prezzo è aumentato in proporzione alla riduzione delle dimensioni del prodotto. Questo può essere fatto confrontando il prezzo al chilo o al litro dei prodotti.
Infine, possiamo ben cercare alternative ai prodotti che hanno subito una riduzione delle dimensioni. Ad esempio, possiamo optare per marchi meno conosciuti o per prodotti sfusi che possono essere acquistati in quantità variabili per evitare di spendere di più per prodotti che hanno subito una riduzione delle dimensioni.
Fonte copertina: Toblerone