L’importanza di un ambiente familiare sano per i figli
Quanto è importante conoscere i propri figli? E, soprattutto, quanto è importante conoscere sé stessi per far del bene agli altri? A questo proposito, la psicologia ci fornisce varie ricerche scientifiche per approfondire le dinamiche comportamentali interne alla famiglia, non sempre positive e semplici come le raccontano.
La teoria dell’attaccamento di Bowlby
L’attaccamento del bambino al genitore è la prima vera interazione che si può avere con il mondo esterno sin dalla nascita.
Per lo stesso motivo, è essenziale prendersi cura della salute propria e di quella dei propri figli, per porre le basi di un legame affettivo importante per la sua crescita personale. Per tale scopo, è necessario conferire un ambiente sano ai figli, in modo che questi ultimi possano un giorno autodisciplinarsi e formare la loro autentica personalità.
Questa è la teoria dell’attaccamento di Jhon Bowlby, il quale ha sottolineato il rapporto di causa-effetto tra rapporti familiari e relazioni sociali. Queste ultime, infatti, non sono che il riflesso di come ci hanno trattato i nostri genitori. Ciò significa che, se non abbiamo ricevuto le cure adatte a soddisfare i nostri bisogni, tenderemo a comportarci con gli altri in modo freddo e distaccato, proprio come hanno fatto i nostri genitori nei nostri confronti.
Questo è connesso profondamente anche all’idea di noi stessi, la quale rappresenta una proiezione della stima che hanno i nostri procreatori di noi: se questa è prevalentemente negativa, altrettanto svaluteremo gli altri.
Trasmissione intergenerazionale del trauma familiare
In genere, l’incapacità dei genitori di amare i figli è la causa-effetto di una trasmissione di modelli educativi disfunzionali che avviene di generazione in generazione.
La perpetuazione in questo ambito accade per la scarsa consapevolezza degli attori che la manifestano, che rimangono ancorati a quelle dinamiche relazionali che non gli lasciano vedere alternative di miglioramento.
Trauma rimosso: cause e conseguenze
In genere, questo accade perché è forte per i genitori – che sono a loro volta figli – accettare i traumi che possono aver ricevuto nella prima infanzia.
Di questo parlò anche Freud, il quale introdusse la teoria della “rimozione” come meccanismo di difesa psichica dell’Io dalla memorizzazione di ricordi spiacevoli.
Pertanto, la rimozione può a sua volta generare reazioni fisiche e psicologiche sotto la forma di nevrosi, portando alla generazione, nei casi più gravi, di disturbi mentali.
L’importanza della precauzione
Per fortuna, viviamo in un’epoca che, rispetto al passato, assume un approccio più positivo nei confronti della psicologia umana. Sono sempre di più, infatti, le persone che si sottopongono a terapie psicologiche e che traggono benefici da questo servizio sociale.
A dimostrare questa teoria, sono stati gli studi condotti negli anni ’80 dai ricercatori Smith, Glass e Miller. Questi ultimi hanno confrontato 475 studi passati – pubblicati e non pubblicati – sull’impatto sociale della psicoterapia, attraverso una review meta-analitica, che univa le testimonianze di chi era stato trattato alle informazioni dei pazienti che non avevano ricevuto alcun sostegno terapeutico. Il risultato ha effettivamente mostrato come coloro che erano stati sottoposti a psicoterapia, avevano riscontrato maggiori effetti benefici del restante 85% delle persone non trattate.