Madonna e il quadro “rubato”
Sembrerà bizzarro, ma la sindaca di Amiens (Francia) Brigitte Fouré ha pubblicato un video su Facebook in cui chiede pubblicamente alla popstar Madonna di poter avere “in prestito” uno dei quadri della sua collezione, in vista della candidatura di Amiens a capitale europea della cultura nel 2028.
Si tratta del dipinto “Diana ed Endimione” del pittore Jérôme-Martin Langlois (1779-1838) che a quanto pare, potrebbe essere quello scomparso durante il bombardamento del Museo di Belle Arti di Amiens nel 1918.
“Rivolgo il mio appello a Madonna perché presti alla città di Amiens un’opera finora scomparsa!”
Brigitte Fouré
Secondo un’inchiesta del quotidiano parigino “Le Figaro”, Madonna avrebbe acquistato nel 1989 ad un’asta di Sotheby’s a New York per 1,3 milioni di dollari.
Si pensa quindi che il quadro esposto in una delle sue ville, potrebbe essere quello ritenuto distrutto nel bombardamento del Museo di Belle Arti di Amiens nel 1918.
Infatti, nel 1918 il centro di Amiens fu bombardato dall’esercito tedesco. Un siluro sventrò il padiglione nord-ovest del Museo di Belle Arti.
Il curatore Albert Roze recuperò un bel po’ di opere, tranne una quindicina e tra esse, lui riteneva vi fosse anche la tela di “Diana ed Endimione”.
Ma quando negli anni Settanta lo storico dell’arte Jacques Foucart, curatore del dipartimento di pittura del Louvre, intraprese una ricerca sull’opera notò che non vi era più traccia del dipinto dal 1911.
Nel 1989 Sotheby’s mise all’asta un dipinto che assomigliava parecchio a quello del museo di Amiens.
Tuttavia, l’opera non era datata né firmata e non presentava alcun timbro sul retro, a differenza del dipinto scomparso nel museo di Amiens.
Secondo Sotheby’s le dimensioni della tela erano inferiori di tre centimetri in altezza rispetto al dipinto di Amiens.
Si ritiene quindi che il dipinto acquistato da Madonna non sia altro che una vecchia copia, e che l’originale sia effettivamente perduta per sempre.