MAFFIA, UN INCONTRO-SPETTACOLO PER RIFLETTERE SU GIUSEPPE FAVA
Martedì 6 Dicembre nell’aula magna del plesso Mangano si è svolto l’incontro spettacolo intitolato “Maffia” organizzato dal Teatro di Città, in collaborazione con la Fondazione Fava.
L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di raccontare la storia di Giuseppe Fava, giornalista, scrittore e drammaturgo catanese impegnato nella lotta contro la mafia.
Il termine “Maffia” viene utilizzato con due “F” come da origine etimologico per evidenziare il percorso storico. All’incontro hanno preso parte Maria Teresa Ciancio, vicepresidente della Fondazione Fava e Orazio Torrisi, direttore del Teatro della Città.
Ad aprire l’incontro è stata una poesia di Salvatore Quasimodo ”Lamento per il Sud”. Successivamente è intervenuta Maria Teresa Ciancio che ha brevemente raccontato la vita di Giuseppe Fava, definendolo come un uomo di notevole curiosità, nei confronti di ciò che lo circondava, e con diverse passioni; tra le quali la scrittura che, successivamente lo condurrà al mondo del giornalismo. Decise di creare una rivista dal nome “I Siciliani” affermando:“È necessario che il Sud si svegli e si rivolti, la mafia è un fenomeno che va combattuto dai siciliani stessi”.
In seguito, l’attore Luca Fiorino ha recitato un brano tratto da “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia per poi proseguire con l’interpretazione di alcune parti tratte dal “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa. Infine, al termine dell’incontro, la vicepresidente della fondazione Fava ha dato un messaggio di speranza a tutti gli studenti intervenuti: “Cari ragazzi, ha detto – imparate a guardarvi, imparate ad avere memoria, imparate a combattere”. Aggiungendo una frase in ricordo di Elena, figlia di Giuseppe Fava: “Durante le conferenze nelle scuole, Elena – ha ricordato la Ciancio – diceva sempre: non amo utilizzare il termine eroe per chi lotta contro la mafia, quasi ad evidenziare una differenza, perché chiunque di noi è in grado di combattere e dire basta; non bisogna essere degli eroi ma degli uomini” .
Immagine di copertina: Ministero dell’interno