Sport

Next Gen, il tesoro nascosto: Mbangula, Savona e Adzic, le giovani carte di Thiago Motta

La Juventus di Thiago Motta sembra aver ritrovato identità ed entusiasmo. Già dall’esordio di lunedì sera all’Allianz Stadium sono emerse note positive, soprattutto grazie ai giovani della Next Gen, seconda squadra del club bianconero👇

📸www.instagram.com/juventus – Samuel Mbangula, 20 anni, festeggia insieme ad Andrea Cambiaso dopo la rete dell’1-0 in Juve-Como del 19/08/24 – www.voceliberaweb.it

L’attesa per l’esordio ufficiale della Juventus di Thiago Motta era carica di curiosità e un pizzico di scetticismo. Le scelte del nuovo allenatore, come l’esclusione di giocatori considerati importanti nella precedente gestione, hanno modificato gli equilibri interni alla rosa, generando qualche incertezza. Inoltre, i risultati poco brillanti della preparazione estiva hanno sollevato dubbi sulla capacità di Motta di gestire un gruppo così complesso. La sfida contro il neopromosso Como ha rappresentato un primo banco di prova per valutare i nuovi dettami tattici, e la propensione all’innovazione dell’ex allenatore del Bologna si è notata nella decisione a sorpresa di schierare dal primo minuto Samuel Mbangula al posto dell’esperto Douglas Luiz. Questa scelta non rispondeva solo alle esigenze contingenti, ma rivelava anche un chiaro intento di valorizzare i giovani e sperimentare nuovi moduli.

Tuttavia, è presto emerso come Mbangula non fosse il diretto sostituto del centrocampista brasiliano: la Juve ha adottato un 4-2-3-1, con il giovane belga impiegato da ala sinistra, un ruolo diverso da quello ricoperto abitualmente dall’ex Aston Villa. Intervistato prima della partita, Motta ha dichiarato🗣: “Samu è in campo perché se lo merita”, sottolineando che il classe 2004 si è guadagnato il posto con impegno e dedizione.

Ma chi è Samuel Mbangula, la giovane ala che si è regalata un esordio da sogno? Nato vent’anni fa in Belgio da genitori congolesi, ha mosso i primi passi nelle giovanili di diverse squadre belghe, tra cui il Brugge, prima di approdare all’Anderlecht nel 2020. Trasferitosi a Torino nel 2021, ha subito messo in mostra qualità tecniche e atletiche notevoli. Dopo essersi distinto in ambito giovanile, esordisce in Serie C con la NextGen, collezionando 25 presenze e 2 gol. Il suo debutto di lunedì sera, con tanto di gol d’apertura, rappresenta un primo importante traguardo per Mbangula, che ha dimostrato di poter essere un elemento prezioso per la prima squadra, considerando l’attuale limitatezza numerica della rosa bianconera.

Non solo Mbangula, ma anche Nicolò Savona, esterno destro classe 2003, ha fatto il suo esordio allo Stadium contro i lombardi, “approfittando” dell’infortunio occorso a Timothy Weah. Anche Vasilije Adzic, centrocampista montenegrino appena diciottenne, è stato convocato da Motta, dopo aver fatto intravedere del potenziale nelle varie amichevoli pre-campionato, dove è stato utilizzato spesso come trequartista. Sarà interessante notare come il tecnico juventino saprà plasmare questi giovani talenti per adattarli al calcio dinamico della Serie A.

Il progetto “NextGen”, avviato ufficialmente nell’estate del 2018, rappresenta un investimento cruciale per il futuro del club. Questa selezione giovanile non solo permette ai giovani di formarsi in un contesto professionistico, ma funge altresì da serbatoio per la prima squadra. Formare i propri talenti dall’interno consente di ridurre la dipendenza dal mercato, abbattendo i relativi costi. Inoltre, la valorizzazione dei giovani può generare plusvalenze significative, contribuendo alla sostenibilità economica del club.

📸https://www.instagram.com/juventus/#

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *