Patrimonio Unesco Corea del sud: La grotta di Seokguram e il tempio di Bulguksa
Seokguram, situato sulle pendici centrali del monte Tohamsan a Gyeongju, nella provincia di Gyeongsangbuk-do, è un eremo buddista con una grotta di pietra artificiale costruita nel 774 per fungere da sala del dharma. La sala ospita un’immagine di Buddha seduto circondato dai suoi guardiani e seguaci scolpita in rilievo, che è ampiamente ammirata come un grande capolavoro. La grotta è rivolta a est ed è progettata in modo che il Buddha principale riceva sulla sua testa i primi raggi del sole che sorge dal Mare dell’Est. Questo tempio di Silla, fondato nel VI secolo, è noto dal punto di vista architettonico per essere uno dei migliori esempi di dottrina buddista in tutto il mondo.
Completato lo stesso anno della grotta di Seokguram, il tempio Bulguksa è costituito da squisite sale di preghiera e vari monumenti, tra cui due pagode di pietra, Dabotap e Seokgatap, in piedi nel cortile anteriore della sala di preghiera principale del tempio, Daeungjeon. Le due pagode sono ampiamente considerate come le più belle pagode di Silla esistenti: la prima è ammirata per i suoi dettagli riccamente scolpiti, la seconda per la sua struttura deliziosamente semplice.
Dabotap, o la Pagoda dei tesori abbondanti, è caratterizzata da una struttura unica costruita con blocchi di granito finemente intagliati. Presenta anche sulla faccia della moneta da 10 won coreani. Al contrario, Seokgatap, o la Pagoda di Shakyamuni, è meglio conosciuta per la sua struttura deliziosamente semplice che mostra simmetria ed equilibrio fini. La pagoda è ora generalmente considerata l’archetipo di tutte le pagode in pietra a tre piani costruite in seguito in tutta la Corea. Tra gli altri tesori conservati nel tempio ci sono i due squisiti ponti di pietra, Cheongungyo (ponte delle nuvole blu) e Baegungyo (ponte delle nuvole bianche), che conducono a Daeungjeon, la principale sala del dharma del tempio. I ponti simboleggiano il viaggio che ogni buddista deve compiere per raggiungere la Pura Terra di Beatitudine.
fonte: Istituto Culturale Coreano