“Pitiriasi versicolor”, cosa devi sapere
Pitiriasi versicolor: una delle patologie dermatologiche di più frequente riscontro
Nel nostro approfondimento dedicato ai temi della salute ci occupiamo di una comune patologia della pelle, allo scopo di fare chiarezza su alcuni aspetti ad essa collegati. Partendo da un’analisi di tipo eziologico(studio delle cause), ne percorreremo l’evoluzione clinica fino ad un inquadramento della terapia.
La “Pitiriasi versicolor” è causata da lieviti appartenenti alla specie Malassezia che, in condizioni di normalità, si trovano sulla superficie cutanea senza dar luogo a patologie. In presenza di particolari circostanze microambientali, come significativi livelli di calore e umidità, ipersudorazione, eccessiva secrezione sebacea, o specifici fattori individuali, essi divengono patogeni⚠️.
Fatte queste premesse, si intuisce come suddetta malattia venga riscontrata con maggiore frequenza durante il periodo estivo, specialmente in quei paesi aventi un clima sub-tropicale. Va sottolineato inoltre che, a differenza delle altre micosi, questa affezione non è affatto contagiosa, potendosi tuttavia recidivare data la presenza dei lieviti sulla pelle.
La clinica è caratterizzata dalla comparsa di aree di forma ovale oppure rotondeggiante, di colore marrone o assolutamente bianche, ricoperte da una leggera desquamazione. L’eruzione, vale a dire il manifestarsi delle macchie, si localizza in prevalenza sul tronco, sul collo e sugli arti superiori. La diagnosi👁 nella maggior parte dei casi è chiara fin dalla prima visita, qualora sorgano dubbi si può ricorrere all’esame con lampada di Wood, i cui raggi ultravioletti mostrano una particolare fluorescenza sulle lesioni.
La terapia?
Poiché si tratta di un’infezione estremamente superficiale, la terapia locale con l’impiego di “antifungini” in varia formulazione (creme, lozioni e shampoo) applicati una o due volte al giorno👈🏻 assicura una guarigione nell’arco di due-quattro settimane.
