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Putin-Kim Jong-un, i giorni dell’incontro

Incontro: dagli Usa la voce di un faccia a faccia imminente tra i due leader. Lo scenario👇

Incontro
📷rbth – E’ probabile che l’incontro avvenga a Vladivostok in occasione dell’Eastern Economic Forum (10-13 settembre). La città aveva già ospitato un summit nel 2019

La voce dagli Usa. Nei giorni scorsi aveva iniziato a circolare sotto forma di rumor, con il New York Times a lanciare per primo l’indiscrezione, salvo poi trovare sempre più conferme con il passare delle ore. E’ previsto infatti un incontro a stretto giro tra il presidente della Federazione russa Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Sebbene il Cremlino non abbia confermato né smentito la notizia, da più parti assicurano che il faccia a faccia avrà luogo proprio sul territorio russo: i due prenderanno parte entrambi all’edizione 2023 dell’Eastern Economic Forum, che si terrà a Vladivostok dal 10 al 13 settembre, evento finalizzato alla promozione degli investimenti esteri in Russia e diventato un appuntamento fisso dal 2015. La città in questione, estrema propaggine orientale russa, tornerà ad ospitare un importante incontro tra gli esponenti apicali dei due paesi dopo il noto summit del 2019 nel quale per la prima volta furono affrontati i temi della denuclearizzazione della penisola coreana e della necessità di stringere rapporti di cooperazione economica bilaterale. Quattro anni più tardi, il meeting potrebbe produrre preoccupanti riverberi sul conflitto russo-ucraino attualmente in corso.

Nuove armi per Putin? Sponda occidentale, il timore più grande è che il rinnovato asse tra Russia e Corea del Nord possa tradursi in un’alleanza militare dalle dirette conseguenze sull’evolversi dello scenario bellico, a tal proposito quanto sta per accadere a Vladivostok suscita una certa ansia negli states. Sul tavolo della discussione tra Putin e Kim è probabile che faccia capolino il tema degli armamenti che la Corea potrebbe fornire ai russi in cambio dell’utilizzo di valuta straniera per continuare a finanziare i propri progetti di sviluppo, cosa che il Won (moneta nordcoreana) non permetterebbe di fare con altrettanta efficacia. L’arenarsi della controffensiva di Kiev e la situazione di stallo che ne è conseguita ha portato Putin a rimodulare i suoi rapporti con Pyongyang , approfittando dell’evento in programma a metà settembre per rinsaldare il legame con un prezioso alleato nello scacchiere internazionale. Fonti americane dall’interno della Casa Bianca rivelano che la Russia sta valutando di mettere sul piatto gli ultimi ritrovati della tecnologia per i sottomarini a propulsione nucleare, nonché una serie di aiuti alimentari.

Dichiarazioni. Il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ha voluto lanciare un monito a Kim Jong-un nell’ottica di un suo possibile accordo con Mosca: “Pyongyang pagherà un prezzo se fornirà armi alla Russia” ,non risparmiando neanche una frecciata al nemico Putin, “Il solo fatto che Mosca si rivolga ad un paese come la Corea del Nord la dice lunga sulle sue capacità”. Sulla stessa lunghezza d’onda la portavoce della Casa Bianca Karine Jean Pierre: “Esortiamo la Corea del Nord a bloccare ogni negoziato sulle armi con la Russia”. Contribuiscono a delineare un generale quadro di apprensione in merito all’evolversi dei discorsi in atto tra i due paesi anche i commenti che trapelano da esponenti dell’Onu che esprimono “Autentica preoccupazione per il reiterarsi di condotte lesive dei diritti umani”. Manovre come quelle che il Cremlino sta tentando di attuare in questo frangente, accaparrandosi risorse militari, non fanno che accrescere nella comunità internazionale il timore di un inasprimento del conflitto in Ucraina.

📷Adnkronos

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