Serie C – Catania, cercasi centravanti e non solo
Serie C: società a lavoro per completare l’organico a disposizione di mister Tabbiani. Intanto il tecnico predica calma: “Laneri sa cosa manca”👇
Il punto. Seconda settimana di ritiro al via: mentre il gruppo rossazzurro si allena sotto il sole di Zafferana Etnea agli ordini di Luca Tabbiani, il club si mantiene operativo sul mercato per garantire al mister la possibilità di lavorare con la squadra al completo in tempi ragionevoli. Sono tre i tasselli fondamentali che ancora mancano allo scacchiere titolare: primo portiere, difensore centrale e centravanti, ma non si escludono ulteriori innesti in mediana, oltre ai già arrivati Ladinetti, Zammarini e Rocca. Per quanto concerne il delicato ruolo dell’estremo difensore, nei giorni scorsi la società avrebbe individuato il profilo a cui affiancare Klavs Bethers nel prossimo campionato di Serie C, si tratterebbe dell’ex rossazzurro Jacopo Furlan, 30 anni, che aveva protetto i pali degli etnei nella stagione 19/20. Attenzione però ad una possibile sorpresa, con l’emergere di un nome nuovo che potrebbe essere quello di Alessandro Livieri, portiere del Pisa. In difesa, sfumato definitivamente Golemić (Vicenza), si continua a percorrere la pista che porta ad Alessandro Quaini del Fiorenzuola. Per il difensore, precisa richiesta di Tabbiani, va ancora trovata una quadra con la società piacentina, ma ad oggi il suo approdo in Sicilia non appare in discussione, tanto che il Catania conta di chiudere l’affare nelle prossime 48 ore. Ben più intricata invece la questione legata al centravanti. I nomi caldi sono quelli di Gabriele Gori, 24 anni, e Samuel Di Carmine, 34. Quest’ultimo, da poco svincolatosi dal Perugia, è oggetto di attente valutazioni da parte della dirigenza, ma, stando a quanto trapela dall’interno del club, la sensazione è che si voglia puntare su un profilo più giovane, il cui nominativo non è ancora emerso.
Qui Zafferana. In attesa dei rinforzi, mister Tabbiani si dedica anima e corpo a trasmettere i suoi principi di gioco al gruppo dei presenti. La seduta di allenamento aperta alla stampa dello scorso giovedì ha permesso di iniziare far luce sui contenuti tecnico-tattici cari all’allenatore genovese e decisivi per convincere Grella e Laneri a sceglierlo per la panchina rossazzurra. Torna in auge il 4-3-3, con un’interpretazione però molto distante da quella prediletta dal predecessore Giovanni Ferraro. Se nelle mattinate si è posto il focus sulla preparazione fisica, in occasione delle sessioni pomeridiane si è svolto lavoro atletico con la palla, conducendo esercitazioni posizionali per abituare i calciatori a sapersi adattare a mutevoli scenari di gioco, come spiegato ai cronisti dallo stesso mister, nell’ambito di una filosofia di calcio indubbiamente votata al dominio delle partite e ad una proiezione offensiva. Tabbiani è stato visto intervenire spesso per correggere le posizioni e chiarire i movimenti giusti su cui cominciare a costruire i nuovi sincronismi tra reparti. In questa fase di rodaggio dei meccanismi, interessante è stato vedere l’impiego di Riccardo Ladinetti nel ruolo di playmaker. Il centrocampista, chiamato a raccogliere l’eredità di Ciccio Lodi, si è destreggiato bene nelle vesti assegnategli dall’allenatore, con un posizionamento davanti alla linea difensiva, e nella ricerca del feeling con i compagni di squadra.