Serie C – Girone meridionale senza padroni: Catania, che rammarico
Si infiamma la lotta al vertice del Girone C, con cinque squadre divise da pochi punti. Il Catania, però, ha già detto addio alla corsa per la promozione diretta👇
L’anno passato vedeva, di questi tempi, una sola squadra al comando del Girone C: la sorprendente Juve Stabia di Guido Pagliuca, intenta a tracciare un ampio solco tra sé e le inseguitrici. Quest’anno lo scenario nel raggruppamento meridionale della Serie C appare molto diverso, con svariate formazioni in lizza per aggiudicarsi l’ambitissimo primo posto che significa promozione diretta in B senza dover passare attraverso le ‘forche caudine’ dei play-off.
Lo scorso turno ha offerto un nuovo avvicendamento in testa. Nella giornata di sabato, in seguito alla vittoria esterna sul campo del Potenza era stato l’Audace Cerignola ad agguantare temporaneamente la vetta. Primato che è durato giusto il tempo di attendere le risposte di Benevento e Monopoli, entrambe impegnate l’indomani. Se i sanniti sono incappati in un pareggio contro il Foggia, i biancoverdi pugliesi hanno superato in casa la Cavese riguadagnando così il primo posto (a +2 proprio da Benevento e Cerignola). Appena più defilato l’Avellino di Raffaele Biancolino che, battendo nettamente in trasferta il Latina, si è mantenuto sulla scia del terzetto davanti. Ad un solo punto di distanza dagli irpini insegue il Potenza di mister De Giorgio a completare un quadro estremamente competitivo.
Insomma, nessuna volata solitaria come nel caso della Juve Stabia 23/24 ma un’appassionante lotta al vertice fatta di sorpassi e contro-sorpassi senza che vi sia una squadra in grado di prendere il largo, e che vedrà emergere una vincitrice verosimilmente all’ultima giornata.
Tra le ‘big’ della Serie C, chi dalla lotta per la prima posizione si è chiamato fuori in colpevole anticipo è invece il Catania. Ad inizio anno solare i rossazzurri hanno patito due sconfitte consecutive (a Benevento e in casa contro la Juve NextGen), piombando a distanze siderali dalla vetta e dovendo così dire addio all’obiettivo della promozione diretta già nel mese di gennaio. In casa etnea non si è trattato di certo di un fulmine a ciel sereno, ma della prosecuzione di un andamento che nel girone d’andata ha visto la squadra di Toscano gettare alle ortiche svariate occasioni di accorciare sulle prime e reinserirsi prepotentemente in quella lotta descritta sopra.