Snowdrop: tra memoria storica e tragedia romantica
Ideata da Jo Hyun-tak e scritta da Yoo Hyun-mi, Snowdrop è una serie andata in onda tra il 2021 e il 2022. Il K-drama è ambientato nella Corea del Sud del 1987, anno cruciale per il movimento pro-democrazia. 👇

La storia d’amore tra una giovane studentessa universitaria e un presunto attivista politico si trasforma ben presto in un intrigo politico dai toni tragici. Attraverso una narrazione elegante e un’estetica molto curata, la serie riesce a trovare il giusto equilibrio tra il dramma storico e la poesia visiva, provocando nello spettatore riflessioni profonde su tematiche identitarie, psicologiche e culturali.
La regia di Jo Hyun-tak si distingue subito per la sua raffinatezza. I movimenti di macchina, lenti e calcolati, sono un punto di forza per mantenere alta la tensione emotiva. Il montaggio ha una precisione quasi chirurgica, alterna sequenze di azione e momenti contemplativi, dove il tempo sembra rallentare per lasciare spazio alla potenza dello sguardo e all’emotività interiore dei personaggi.
La fotografia presenta dei toni freddi e desaturati, amplificando la vulnerabilità dei personaggi e la drammaticità degli eventi. La luce sembra sfiorare i volti, in modo delicato. Gli interni del dormitorio universitario femminile sfiorano un’atmosfera bloccata nel tempo, sospesa, quasi teatrale, in cui si gioca la partita tra potere e resistenza. La scenografia, attenta ad ogni dettaglio rievoca un passato recente anche se forse già
dimenticato.
La musica svolge un ruolo fondamentale: le melodie sono spesso struggenti, cariche di tensione, e contribuiscono a costruire un paesaggio emotivo chiaro, in cui lo spettatore è accompagnato nella tragedia.
Il cuore pulsante di Snowdrop sono i suoi personaggi, in particolare Eun Young-ro (interpretata da Jisoo) e Lim Soo-ho (interpretato da Jung Hae-in). Young-ro rappresenta, in qualche modo, la perdita dell’innocenza: da ragazza allegra e spensierata diventa testimone di una realtà violenta e
manipolatrice. La sua evoluzione psicologica è piena di scelte dolorose e una progressiva presa di coscienza.
Lim Soo-ho, è un agente nordcoreano, che nel corso di questo racconto verrà travolto dagli eventi; il suo personaggio incarna il dramma di un’identità divisa. La sua figura, infatti, si muove tra due mondi in conflitto, vittima di un sistema che lo ha educato al sacrificio.
Tra i due nasce una storia d’amore impossibile, destinata alla distruzione, carica di simbolismi politici e spirituali. Intorno a loro, i personaggi secondari – quali guardie, studentesse, spie, figure politiche – compongono un mosaico umano in cui la paura, il sospetto e il bisogno di amore si intrecciano con grande complessità.

Nel 2021 fu oggetto di innumerevoli critiche e polemiche relative a presunte imprecisioni storiche nella sceneggiatura. La JTBC ha comunque zittito le critiche ricordando che è una commedia. La serie, di fatti, lavora sul piano simbolico, presentando una realtà deformata in ottica k-drama. Più che falsare l’aspetto storico, la serie rielabora il mito collettivo, invitando a riflettere sul modo in cui una nazione costruisce la propria memoria.
Interessanti anche gli aspetti delle dinamiche di genere: le donne, spesso sottovalutate in ambito politico, diventano qui protagoniste della resistenza affettiva. Il dormitorio diventa un luogo sacro, quasi matriarcale, dove si coltivano l’empatia, la cura, e le alleanze silenziose.
Snowdrop è un’opera che richiede, sicuramente, attenzione e sensibilità nel cogliere la bellezza nel dolore. Il drama di Jo Hyun-tak si impone come uno dei drama più audaci e poetici del panorama televisivo coreano contemporaneo.