Sparta e Atene – La “Storia” vera.
Se un viaggiatore dovesse trovarsi a passare tra le rovine di Sparta ed Atene, della prima non riuscirebbe ad intravederne la grandezza, della seconda la penserebbe più grande di quello che fosse stata in realtà .
Tucidide
Tra tutte le città greche ce ne furono due che si elevarono a tal punto da diventare nel corso dei secoli le più grandi di tutte tanto da dividersi l’egemonia di tutto il territorio, Sparta ed Atene. Diversissime ma anche estremamente affini si contraddistinsero principalmente per il sistema politico e la gestione della Poleis . Ad Atene nacque un sistema politico chiamato Democrazia, cioè il potere del popolo, anche se in realtà potevano votare solo gli uomini, solo se cittadini di Atene e quindi questa percentuale si abbassava di molto, in più questo potere , Krátos, era un potere esercitato con la forza.
Si andava a votare per qualsiasi cosa , il numero minimo era di 501 persone e per raggiungere il quorum necessario si andava a prelevare letteralmente gente al mercato spingendoli con una corda intinta in inchiostro rosso. Ma la democrazia era talmente tanto amata dagli Ateniesi che decisero di imporla con il tempo anche a tutti i loro alleati. Città impervia contesa al tempo della sua fondazione da Atena e Poseidone , poi Atena vinse la sfida donando al popolo l’ulivo da cui il nome scelto Atene appunto, fu culla del pensiero, li nacque la filosofia e le arti tutte furono esaltate , la scultura , l’arte vasaia, i commerci.
Sparta invece, pur condividendo con Atene la lingua in parte , il pletorio di tutti gli dei e i giochi olimpici a cui tutte le città stato partecipavano interrompendo eventuali conflitti e guerre , Sparta era molto diversa. A Sparta vigeva un sistema politico complicato. Innanzi tutto aveva due re che regnavano insieme, poi gli efori che gestivano tutto il comparto religioso ma facendo anche da consiglieri del re, poi i magistrati , poi un’ unica classe , quella degli uguali, i guerrieri opliti che venivano tolti alle famiglie all’ età di otto anni per restare dentro le caserme fini all’ età di trenta anche se erano sposati. Il servizio militare durava fino quasi a sessant’anni e poi c’erano meteci, cioè gli stranieri che vivevano in città e poi gli schiavi che si occupavano di tutto il resto è seguivano anche l’ esercito in caso di guerra.
Una complicata oligarchia in cui il potere veniva esercitato da pochi. Spartano resta ad oggi un termine che è sinonimo di pochezza, poco sfarzoso, tanto è che a sparte ad un certo punto si decide pure di non emettere moneta che non potesse essere usata solo se non all’ interno di Sparta stessa. Gli alleati di Sparta utilizzavano un sistema oligarchico di gestione del potere ma senza re.
Eppure a Sparta le donne avevano un ruolo che le ateniesi si potevano scordare, facevano sport seminude , partecipavano alla vita pubblica erano più libere, quando gli ambasciatori di Persia chiesero in visita a Sparta il perché di tutta questa libertà gli fu risposto che solo una donna spartana generava figli spartani. Queste sue realtà così diverse tra loro finirono per entrare irrimediabilmente in conflitto che porterà poi alla fine della loro egemonia nell’ Egeo e nel mediterraneo, prima però si troveranno ad affrontare un nemico comune, la Persia che con re Dario prima e il figlio Serse poi tenterà di conquistare la Grecia .