Spazio e tecnologia – La Nasa studia la creazione di un razzo termico nucleare. Ci porterebbe su Marte in 45 giorni
Nasa: dopo oltre 70 anni ripartono gli studi sulla propulsione termica. L’agenzia spaziale americana collabora con il dipartimento della difesa al nuovo progetto👇
Al lavoro. E’ proprio così, la corsa allo spazio non finisce mai. Dai tempi dei primi sviluppi tecnologici, con il lancio del primo satellite artificiale in orbita, il sovietico Sputnik 1, passando per le tensioni della guerra fredda, quel continuo rincorrersi tra americani e russi a caccia di nuove scoperte, l’universo ha da sempre costituito motivo di forte attrattiva per la ricerca. Che i frutti della stessa servissero per misurare l’avanzamento scientifico delle grandi potenze mondiali, oppure per alimentare un reale desiderio di conoscenza, negli ultimi 50 anni si è lavorato senza sosta per spingere più in là il limite delle conoscenze tecnologiche sui viaggi nello spazio. In particolare, la Nasa non ha mai smesso di lavorare su progetti che consentissero di ridurre sostenibilmente i tempi di percorrenza delle rotte tra la terra ed altri pianeti del nostro sistema solare. Nel caso di Marte, pianeta dalla peculiare orbita ellittica, la distanza dalla terra risulta molto variabile (da un minimo storico di 53,6 milioni di Km che sarà toccato nel 2287 ad un massimo di 280 milioni). Le attuali tecnologie di propulsione per i viaggi spaziali sono di tre tipologie: Chimica(motori a razzo), elettrica(propulsori ionici) ed a pressione di radiazione(vele solari), queste ultime soltanto in ambito sperimentale. Una grossa novità potrebbe però concretizzarsi da qui ai prossimi tre anni⬇️
Il progetto. Di recente Nasa e Darpa (agenzia governativa in seno al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti) hanno raggiunto un’intesa in merito alla selezione della Lockheed Martin come modello base per lo sviluppo di un razzo a propulsione nucleare. Al programma è stato assegnato il nome di “Demonstration Rocket for Agile Cislunar Operations” e, secondo quanto dichiarato alla stampa dai funzionari Nasa, si dovrebbe assistere alle sue prime sperimentazioni nel 2027. L’adozione di nuovi sistemi a propulsione termica nucleare sarà portatrice di una serie di vantaggi non indifferenti tra cui la sensibile riduzione dei tempi di viaggio, l’aumento dell’efficienza del carburante e l’apporto di minor propellente. Ridurre il tempo di transito sarà di cruciale importanza per lo svolgimento delle missioni umane su Marte, limitando l’esposizione degli equipaggi alle radiazioni(i giorni di percorrenza verrebbero ridotti a quarantacinque). Interpellato sull’evoluzione dei progetti in cantiere, il vicepresidente delle campagne di esplorazione lunare presso Lockheed Martin Kirk Shireman ha annunciato che lo sviluppo di una simile tecnologia potrebbe rivoluzionare le future missioni dirette sulla Luna, dove la Nasa pianifica la costruzione di strutture permanenti nell’ambito del programma Artemis, da realizzarsi auspicabilmente all’interno delle prossime due decadi.
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