Starline, il progetto ferroviario ad alta velocità che collega l’Europa
“Starline” è il nuovo progetto promosso dal gruppo danese 21st Europe per realizzare la rete ferroviaria più importante di sempre. L’obiettivo è quello di collegare i paesi del vecchio continente mettendo insieme innovazione e sostenibilità. Lo stato dei lavori è quello della fase di progettazione, pianificazione e sviluppo, valutando la fattibilità tecnica ed economica dell’iniziativa.

Il progetto “Starline”
La rete ferroviaria ad alta velocità è stata pensata per collegare 41 città in circa 10 Paesi, comprendendo anche il Regno Unito e la Turchia, e si estenderebbe per ben 22 000 chilometri. Uno degli obiettivi risulta essere certamente la velocità di percorrenza, nell’ottica di ridurre il più possibile i tempi di viaggio. A motivo di ciò i primi progetti vedrebbero l’impiego di treni capaci di raggiungere una velocità tale fino ad arrivare a 400 km/h. Come precedentemente anticipato, uno dei punti fermi di questa proposta risulta essere la sostenibilità economica. Ciò potrebbe essere fatto dando sempre più spazio e rilevanza all’alimentazione elettrica da fonti rinnovabili. L’idea sarebbe quindi quella di ridurre le emissioni di CO₂, in osservanza degli obiettivi che l’Unione Europa ha scelto di perseguire.

Costi e tempo di realizzazione
“Starline” ha conquistato la fiducia dell’UE e la riprova è data dall’investimento cospicuo che comunque non spaventa l’Europa. Da una prima stima infatti si prevede una somma di 550 miliardi di euro come necessario punto di partenza per realizzare un’opera che verrebbe a configurarsi come uno dei più grandi interventi di sempre nell’ambito delle infrastrutture. Il già citato finanziamento dovrebbe provenire da fondi pubblici mentre il capitolo della gestione operativa è ancora da definir (fra le diverse possibilità si è data maggior considerazione a quella che conterebbe sull’appoggio dei consorzi privati). Bisogna comunque sottolineare che la fase attuale lascia ancora margine a molteplici valutazioni di ordine progettuale e gestionale, a maggior ragione vista la possibile data di conclusione dei lavori immaginata per la finestra che va dal 2045 al 2050.