Thomas Tuchel può spezzare la “maledizione” inglese?
Dal Primo di Gennaio del 2025 il tedesco sarà il nuovo CT dell’Inghilterra. Il suo obiettivo? Invertire uno storico trend negativo…👇
Contro la storia, per fare la storia – Classe 1973, nativo di Krumbach(Germania), un passato da calciatore nel suo paese d’origine e un curriculum importante da allenatore a dispetto dell’età relativamente giovane(Dortmund, Psg, Chelsea, Bayern Monaco). E’ questo il profilo di Thomas Tuchel, il candidato scelto dalla Football Association per diventare il nuovo CT dell’Inghilterra dopo l’interregno dell’irlandese Lee Carsley seguito alle dimissioni di Gareth Southgate, che ha guidato la Nazionale inglese per otto anni. Sarà il terzo commissario tecnico non britannico della storia a sedersi sulla panchina dei “Three Lions”, e anch’egli dovrà fare i conti con un pesante fardello che nel recente passato ha fatto cadere rovinosamente persino nomi illustri del calcio mondiale(come il nostro Fabio Capello): riportare nella terra d’Albione un titolo che manca dall’ormai lontanissimo 1966.
Will it come home? – Quasi sessant’anni senza vincere nulla sono un’enormità, specie se si parla di una delle nazionali più forti al mondo, espressione del paese che sul finire dell’ottocento ha visto nascere il Football. Inventori del gioco e storicamente ricchi di campioni, sì, ma perdenti come pochi altri. E’ il triste destino che ha accomunato le selezioni inglesi che si sono susseguite dopo il trionfo ai mondiali casalinghi del ’66, quando la squadra capitanata dal leggendario Bobby Moore si impose per 4-2 sulla Germania Ovest. All’epoca, la Regina Elisabetta II regnava da “appena” 14 anni e l’ex Primo Ministro Winston Churchill era ancora in vita, giusto per rendere meglio l’idea del tempo trascorso. Un’era geologica. Il peso del prestigio dato da una storia ingombrante, unito ad un’aspettativa diventata quasi morbosa a seguito delle ultime cocenti sconfitte patite contro Italia e Spagna, può risultare difficilissimo da reggere per chiunque.
Di recente, l’ultimo a farne le spese è stato proprio Southgate, bollato come “loser” dalla perfida stampa d’oltremanica e declassato senza mezzi termini come “non all’altezza” nonostante il bilancio degli otto anni di gestione parli decisamente a suo favore, più di quanto non faccia per altri colleghi molto più titolati(quarto nella classifica all-time dei CT dell’Inghilterra per percentuale di partite vinte, con il 60%). A pesare come un’incudine sul giudizio mediatico del suo operato sono ovviamente le due finali degli Europei(2021 e 2024) perse in rapida successione, pur dovendo evidenziare, a onor del vero, come la Nazionale inglese, prima di lui, mancasse all’atto conclusivo di una grande manifestazione addirittura dai tempi dell’unico mondiale vinto.
Il fardello, dunque, è gravoso ma non spaventa affatto il futuro tecnico Tuchel, lui che in Inghilterra ha già allenato e anche con successo, avendo condotto il Chelsea alla conquista della seconda Champions League della sua storia nel 2021, prima di vivere un’esperienza non facile alla guida del Bayern Monaco. Il materiale umano di certo non gli mancherà, e nemmeno la tempra per gestire l’enorme pressione mediatica che gli piomberà addosso. In tal senso, l’aver vissuto panchine di grandi squadre di club a differenza del suo predecessore, sia pure con alterne fortune, lo aiuterà senz’altro nell’affrontare una missione storicamente molto complicata: tornare a far ruggire i tre leoni inglesi.