TUTTO quello che c’è da sapere sul ponte sullo stretto di Messina
Dopo più di 50’anni di vociferazioni al riguardo, è stato confermato, il ponte sullo stretto di Messina si farà.
Dopo l’ufficiale aggiornamento del progetto definitivo e le previsioni date dal governo riguardo i lavori, si sono aperti molti dibattiti.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza.
L’ATTUALE PROGETTO APPROVATO:
Il ponte sarà sospeso, e sarà quello a campata unica più lunga al mondo che arriverà a misurare 3200 metri, l’attuale più lunga si trova in Turchia e misura 2023 metri.
Sarà composto da 2 torri di 322 metri d’altezza ciascuna e verrà tenuto da 4 cavi disposti in coppia su ogni lato delle torri, ognuno dei quali è composto da 349 funi che hanno una sezione complessiva di 1,23 metri.
Con pendini disposti 1 ogni 30 metri che collegano i cavi all’impalcato, composto da 2 carreggiate a 2 corsie a senso unico con corsia di emergenza, e al centro 2 binari per la circolazione ferroviaria
Inoltre, secondo le fonti ufficiali, dovrebbe essere capace di reggere a terremoti di magnitudo 7,5 e venti fino a 270 km/h.
Curiosità:
Bisogna sapere che prima dell’attuale progetto del ponte sono state scartate diverse proposte.
Come quella del tunnel subacqueo, che è stato scartato per via delle forti correnti marine che attraversano lo stretto e del rischio di frane, non è neanche possibile un tunnel subalveo come quello che collega Francia e Gran Bretagna, a causa dell’alto rischio di sismi.
Quindi si è dovuto pensare ad un ponte, di cui sono state considerate 2 versioni, una a campata unica sospesa che attraversa tutto lo stretto senza un singolo sostegno, e una versione a più campate, quest’ultima scartata per gli stessi motivi del tunnel subacqueo.
STORIA
Il 1° progetto approvato dal governo italiano del ponte risale al 1971 e inizialmente affidato all’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale).
Ma solo 10 anni dopo inizia effettivamente a muoversi qualcosa, dal 1981 fino al 1997 verranno effettuati studi di fattibilità economici e ricerche, spendendo in totale 135 miliardi di lire (che oggi ammonterebbero ad all’incirca 100 milioni di euro).
I lavori dovevano iniziare nel 2003, ma a causa di ritardi, cambi di governo e sospettate infiltrazioni mafiose il via libera dei lavori effettivi ha subito un ritardo enorme.
A seguito di tutte queste problematiche l’azienda fondata appositamente per il ponte, Stretto Di Messina S.p.A. viene messa in liquidazione, il tutto però ha comportato ad una richiesta di risarcimento, non solo da parte dell’azienda messa in liquidazione, ma anche da parte di altre aziende partner con varie accuse che ammonterebbero in totale a circa 1,1 miliardi di euro (il processo è ancora in corso).
Fonte: fanpage
Il progetto viene ripreso nel 2020 quando vengono istanziati 50 milioni di euro per un nuovo studio di fattibilità, e nel 2022 viene riesumata Stretto Di Messina S.p.a. che sarebbe disposta a ritirare la propria richiesta di risarcimento.
Aspetto Economico
Dal 2020 fino ad oggi sono stati fatti innumerevoli studi di fattibilità, secondo un report da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (fonte) il ponte avrebbe come maggiori Pro e Contro i seguenti:
PRO:
– La costruzione del ponte potrebbe portare benefici a circa 800.000 persone in termini di mobilità.
– Creerebbe nuovi posti di lavoro per la costruzione ma anche per quanto riguarderà la futura operatività.
Fonte: https://www.lecodelsud.it/wp-content/uploads/2022/07/Arcipelago_siciliano_nel_Mar_Mediterraneo-e1657514053434.png
– Viene inoltre considerato il punto strategico che la Sicilia ricopre ritrovandosi al centro della maggior parte delle tratte mediterranee, secondo il report se fosse realizzato il ponte sullo stretto, e venisse adottato un adeguato sistema di trasporti, l’isola potrebbe diventare il principale ponte commerciale tra Europa e Medio-Oriente.
Il ponte desta interesse anche all’Unione Europea per questi aspetti, ed è disposta a finanziare in parte il progetto per le prime fasi di costruzione.
CONTRO:
– Il ponte avrà sicuramente ripercussioni ambientali, anche se viene sostenuto che l’opera verrà costruita rispettandole per quanto possibile.
– Chi opera già sulla mobilità dello stretto con i traghetti si ritroverà senza lavoro
– I costi altissimi, che ammonterebbero ad all’incirca 10-15 miliardi di euro, che però comprenderebbero pure tutte le opere secondarie come svincoli autostradali, passanti ferroviari , stazioni metro, e opere di valorizzazione.
Fonte immagine di copertina: https://www.messinatoday.it/