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Un Referendum parzialmente abrogativo della legge elettorale “Rosatellum”

Il Comitato per la Rappresentanza, “Io voglio scegliere”, attraverso una raccolta firme, ha avviato il processo referendario per la parziale abrogazione delle legge elettorale “Rosatellum”. L’obiettivo è quello di “restituire agli italiani il diritto di scelta dei propri rappresentanti in Parlamento”, avendo al tempo stesso l’ulteriore finalità di presentare una legge per la reintroduzione delle preferenze.  L’iniziativa ha quindi lo scopo di restituire ai cittadini la libertà democratica di scegliere i propri candidati in Parlamento e ripristinare quel rapporto diretto e naturale fra elettore ed eletto che allo stato attuale, attraverso la vigente legge elettorale, risulta precluso.

Cosa aboliscono i quattro quesiti referendari?

  • Abolizione del voto congiunto obbligatorio per restituire la libertà di scelta tra candidato uninominale e lista proporzionale.

Questo quesito consente di eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali, che non sarebbero più imposti dalle segreterie di partito. Oggi, infatti, il candidato uninominale è eletto grazie ai voti dati alle liste collegate dei collegi plurinominali. Conseguentemente abolisce la ripartizione sulle liste dei collegi plurinominali del voto dato al solo candidato uninominale. Non solo, ma con l’abolizione del voto congiunto ,e quindi con la elezione dei candidati nei collegi uninominali unicamente con i voti dei cittadini elettori, i leader dei partiti non potranno più catapultare da qualsiasi luogo candidati sconosciuti, ma al contrario necessariamente candidati del territorio, competenti e conosciuti, ma soprattutto liberi realmente rappresentanti dei cittadini elettori.

  • Abolizione delle soglie di sbarramento per ridurre la notevole dispersione di voti e garantire.

Alle ultime elezioni, circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi, a beneficio dei partiti che hanno superato lo sbarramento del 3% e che hanno ottenuto più seggi rispetto ai voti conseguiti. Tale quesito consente ai partiti minori di essere più liberi e di potere decidere di entrare in una coalizione, non per timore di non farcela a superare sbarramento, ma perché effettivamente c’è un progetto politico in comune con altre forze politiche.

  • Abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati.

Verrebbe consentito a tutte le liste di partire in condizione di parità nella competizione elettorale, abolendo l’ingiusto privilegio – di cui godono i soli partiti già presenti in Parlamento -di non raccogliere le firme, in quanto ciò aumenta lo svantaggio di chi vorrebbe competere per entrare in Parlamento, perché le nuove liste avrebbero meno tempo per scegliere i candidati, dovendo poi raccogliere le firme a sostegno delle candidature.

  • Abolizione delle pluricandidature per ridurre il potere degli apparati di partito e impedire di predeterminare la composizione del Parlamento con i candidati paracadutati

Verrebbe abolita la candidatura plurima fino a 5 collegi plurinominali, che serve solo a ottenere voti per fare eleggere altri candidati, sconosciuti e non votati direttamente dagli elettori, e appare una vera assurdità in un sistema di democrazia rappresentativa.

La legge di iniziativa popolare per l’introduzione delle preferenze

L’obiettivo della Legge è chiaro: in primo luogo, ripristinare la vera essenza della democrazia che consiste nella libertà di scelta dei propri rappresentanti, e dunque occorre eliminare una volta per tutte ogni intollerabile sistema di nomina dall’alto dei Parlamentari, ritornando al rigoroso rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione che riconoscono la sovranità unicamente al popolo; in secondo luogo – considerando che la vittoria referendaria consentirebbe di raccogliere un numero di firme ben superiore alla soglia delle 50.000 firme occorrenti per essere depositata presso una delle Camere e valutata verrebbe lanciato un segnale inequivocabile al Parlamento che non potrà ignorare una proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta – si auspica – da diverse centinaia di migliaia di firme.

Termini della raccolta firme

La scadenza entro la quale poter sottoscrivere e sostenere l’iniziativa è quella del prossimo 15 settembre. A Palazzolo Acreide sarà possibile firmare presso lo studio dell’Avv. Licitra, Corso Vittorio Emanuele, ronco Cicerone n.11

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