“Una traiettoria per gli Iblei”, verso un’unione di comuni di seconda generazione
Venerdì sera, presso la Sala delle Aquile Verdi del Comune di Palazzolo Acreide, si è tenuto il convegno “Una traiettoria per gli Iblei”. L’evento, organizzato dal C.I.D. (Centro Iniziativa Democratica), è stato il primo di una serie di incontri che ha come obiettivo quello di lanciare la prospettiva della creazione di un’Unione di comuni di seconda generazione.
Le tematiche
Alla serata del primo marzo hanno preso parte l’On. Nicola Bono, ex Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, l’On. Giuseppe Carta, deputato regionale e il Presidente regionale dell’Anci Paolo Amenta. Attraverso gli interventi dei relatori si è discusso delle diverse criticità che il territorio ibleo si trova a fronteggiare, sia a livello economico che demografico, analizzando al tempo stesso le diverse opportunità per i comuni iblei e i rapporti istituzionali-politici che nel tempo si sono susseguiti nella nostra regione.
All’evento era presente anche il Sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo, che nella seconda parte dell’incontro ha dato il via alla serie dei diversi interventi provenienti dall’uditorio. Anche e soprattutto attraverso le opinioni espresse dai presenti è stato possibile intercettare la necessità di avviare un nuovo progetto politico capace di rispondere a quelle esigenze che palesa la cittadinanza dei diversi comuni della zona. L’incontro, moderato dalla Dott.ssa Cristina Santacroce e realizzato anche grazie all’impegno dell’Avv. Giulia Licitra, vedrà presto ulteriori appuntamenti nel territorio della provincia di Siracusa.
Un’opportunità per il territorio degli iblei
Altro punto toccato durante la serata dall’On. Bono è stato quello della riforma dell’autonomia differenziata, già argomento di precedenti incontri organizzati dal C.I.D. e rispetto al quale sono stati rappresentati i diversi rischi e le svariate conseguenze per quanto riguarda sia il Sud che l’assetto politico-territoriale italiano.
Grande attenzione è stata posta quindi sulla possibilità di costituire una cd. “Unione di Comuni di seconda generazione”, un progetto che attraverso la competenza delle istituzioni e ricorrendo a determinati fondi che altrimenti andrebbero persi, potrebbe configurarsi come l’opportunità più grande per avviare nuove logiche di sviluppo per il territorio ibleo e per i suoi comuni. Non si può rimanere in un immobilismo che non permette ad una realtà come quella di Palazzolo di sfruttare il proprio potenziale e di rispondere alle nuove necessità, non si può perdere l’occasione di crescere.