Used Car, il fenomeno dei Rollback
Negli ultimi anni una serie di eventi ha ridotto drasticamente la vendita di vetture nuove. Tra questi eventi vi ricordiamo: la Pandemia da COVID, la crisi dei semiconduttori e la Guerra Russo-Ucraina.
Tali fenomeni hanno ridotto il potere d’acquisto di una famiglia media italiana che, al fine di avere un veicolo, ha deciso di puntare sull’acquisto di vetture usate. Se da un lato tale decisione possa essere risparmiabile, circolare ed “ecologica” (fino a classi
ambientali EURO più moderne), da un altro lato si scatena un fenomeno considerato ILLEGALE in molti paesi europei, tra cui l’Italia.
Avete presente quando comprate la vettura da un autosalone o da un privato ed essa vi viene dichiarata con un chilometraggio “accettabile”, generalmente entro i 120mila km? Esattamente, non sempre quelle vetture hanno il vero chilometraggio, perché esso viene diminuito. Tale azione, in gergo tecnico, è definita “Rollback”.
In Italia, la “truffa dell’auto perfetta” è un fenomeno diffuso dal Nord al Sud, ma particolarmente presente al Sud a causa della maggiore povertà. Il venditore sfrutta la psicologia e l’abilità digitale dell’acquirente, mantenendo l’auto pulita esteticamente e facendo fare piccole prove che sembrano dimostrare che l’auto sia in buone condizioni. Dopo la vendita, il venditore fraudolento dichiarerà che l’auto funzionava regolarmente prima della vendita, rendendo difficile per l’acquirente trovare prove per denunciarlo.
Ecco allora alcune strategie, nel caso ci si appresta al mercato delle auto usate, per evitare di essere beffati dal Rollback:
- Controllare la vettura attentamente: A volte ci si accorge dai componenti presenti nella
zona del cofano motore se la macchina non ha un reale chilometraggio. - Verificare la presenza della Targa: Che sia un autosalone o un privato, la targa non deve
essere oscurata o nascosta da altri ostacoli (ad esempio: targa con la pubblicità
dell’autosalone, foto con la targa oscurata) - Controllare la Lista delle Revisioni effettuate: Fino a poco tempo fa era sufficiente
controllare, tramite il sito del Portale dell’Automobilista, l’ultima revisione effettuata per
vedere il chilometraggio dichiarato. Oggi l’autosalone o il privato gioca d’anticipo. Prima di
andare al Centro Revisioni, si accerta di diminuire i kilometri e, magari, va in un Centro
Revisioni “amico” che collabora alla truffa, facendo risultare la revisione REGOLARE.
A contrasto di questa azione fraudolenta, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha reso
disponibile sul sito del Portale dell’Automobilista la possibilità di visionare l’elenco delle
revisioni svolte dal 1° Giugno 2018, riducendo sin da subito le frodi automobilistiche. - Constatare la data del veicolo e notare i caratteri della targa: Nonostante il MIT si impegni
costantemente al contrasto delle frodi automobilistiche, alcuni rivenditori d’auto stanno
sperimentando un’ulteriore tecnica per far cadere l’acquirente nel Rollback. Un esempio:
prendere una vettura del 2006, ridurre il suo chilometraggio e, successivamente,
reimmatricolarla. In questo modo, al giorno d’oggi, è possibile non far apparire nel sito del
Portale dell’Automobilista la lista delle revisioni del mezzo quando era immatricolato con la
precedente targa. Pertanto, sapendo oggi con quale lettera inizia una targa (la “G”, al
momento della scrittura di questo articolo), possiamo comprendere che la vettura è stata
immatricolata da poco tempo.
E’ bene, dunque, fare uso di questi suggerimenti. Laddove il venditore faccia uso della re-immatricolazione del mezzo, occorre ottenere i documenti inerenti alle revisioni per essere più sereni dell’acquisto della vettura usata.
Se, nonostante i suggerimenti, il venditore fraudolento è riuscito nell’impresa con l’ingenuo cliente, quest’ultimo ha il dovere di recarsi presso le forze dell’ordine per presentare denuncia e riscattare i suoi diritti