Volunteers: fare del bene divertendosi
Volunteers, un’associazione catanese che inizia a farsi strada tra le grandi metropoli italiane.
Volunteers è un gruppo di volontariato giovanile attivo, nato a Catania poco più di due anni fa, con fondatore Padre Miguel Cavallé Puig, e adesso sta iniziando a farsi vedere in tutta Italia con le sue iniziative, promuovendo il rispetto e l’aiuto verso il prossimo che al giorno d’oggi pare dimenticato. In un mondo in cui prevalgono la cupidigia e la lussuria, questa organizzazione mette al centro l’altruismo e la cooperazione di gruppo per una comunità migliore. Il suo motto è “fare del bene divertendosi”, e trasmettere amore agli altri è il primo tassello per stare bene con noi stessi, come disse Jean Rousseau “Fare del bene è la felicità più sincera che il cuore umano possa gustare”.
Oggi circa mille ragazzi vi collaborano e danno il massimo per fare la differenza.
Annualmente Volunteers organizza magnifiche attività, come “Angeli per un giorno”, uno degli eventi più innovativi e attesi della stagione, a seguire il servizio alla mensa dei poveri, l’aiuto ai senza tetto, la spesa solidale, la raccolta di materiale didattico, la pulizia di aree urbane, raccolte per finanziare progetti di cooperazione internazionale, missioni umanitarie all’estero durante il periodo estivo, attività nel carcere minorile, visita agli anziani ed altre ancora. Ogni evento ha il fine di lasciare un segno sia alle persone che vengono aiutate ma anche a coloro che cercano di mettere la passione e la volontà nel sostenerle.
ANGELI PER UN GIORNO
Angeli per un giorno è l’evento che più di tutti dipinge lo spirito di Volunteers, una giornata ricca di divertimento ed allegria in cui gli angeli, i volontari, cercano di strappare un sorriso ai bambini, giocando e trascorrendo del tempo con loro tra risate e mille attività. Questi piccoli provengono da diverse realtà e alcuni di loro hanno bisogno di fidarsi di qualcuno e sentirsi accettati dalla società, e i più grandi fanno di tutto per soddisfare i loro cuori.
PADRE MIGUEL SI ESPONE:
“Volunteers vuole essere una piattaforma di trasformazione sociale in cui i ragazzi imparano a organizzarsi, a dialogare, a programmare, a non arrendersi di fronte alle difficoltà, a lavorare in equipe e a superare gli ostacoli verso il bene.”
PADRE MIGUEL
Abbiamo avuto l’onore di intervistare Padre Miguel Cavallé Puig, fondatore di Volunteers, per conoscere dà ancora più vicino questa splendida associazione.
Com’è nato Volunteers e perché?
“Nasce da un piccolo gruppo di ragazzi liceali che insieme a me hanno voluto proporre a questa generazione di giovani un progetto di volontariato da giovani per giovani. Nasce dal desiderio di cambiare la città, di trasformare la mentalità dei ragazzi affinché si aprissero alla responsabilità nei confronti della società e concretamente dei più bisognosi. Ho letto nelle parole di questi ragazzi il desiderio di cambiare le cose, di diventare protagonisti di un mondo migliore per tutti, di vincere l’indifferenza e di attivarsi per superare l’inerzia di una certa rassegnazione. Hanno voluto proporre ai loro coetanei di divertirsi facendo del bene, modificando una visione un po’ bigotta del volontariato, rivoluzionando il concetto per renderlo amabile e affascinante.”.
Qual è il suo obiettivo?
“L’obiettivo di Volunteers è proprio quello di attivare i ragazzi liceali e universitari nella costruzione di una società migliore e più umana, superando l’individualismo e la rassegnazione. Volunteers vuole essere una piattaforma di trasformazione sociale in cui i ragazzi imparano a organizzarsi, a dialogare, a programmare, a non arrendersi di fronte alle difficoltà, a lavorare in equipe e a superare gli ostacoli verso il bene. L’unione fa la forza; devono rendersi conto che uniti sono forti e che riescono a proporre progetti di amore e solidarietà che trasformano e migliorano davvero la loro generazione. Volunteers vuole creare ponti tra le diverse realtà sociali, riconciliandosi e riconoscendosi a vicenda; vuole migliorare la vita dei più bisognosi, facendoli sentire pensati e amati.”.
Quante persone contava? E adesso?
“Nel primo incontro fondazionale eravamo in sei. Ora sono più di mille volontari a Catania, coinvolgendo 10 licei della città e 14 di tutta la provincia. Ma ci sono anche gli universitari che quando finiscono il liceo desiderano continuare con il progetto una volta sbarcati in ambito universitario. I ragazzi capiscono perfettamente che non è una attività della scuola che frequentano e che finita la scuola finisce anche il progetto. Ormai il volontariato è entrato nelle loro vite, fa parte del proprio schema vitale e desiderano proseguire con questa mentalità per tutta la vita. Probabilmente si tratta ormai, dopo solo due anni, del progetto di volontariato giovanile gestito dai giovani più grandi della nostra Regione e non solo.”.
Come si spiega questo grande incremento di partecipanti?
“Penso che una risposta così entusiasta risponda al fatto che il volontariato, l’aiuto al prossimo, la solidarietà sono sinonimi di amore. E l’amore è l’essenza della vita, della felicità. I ragazzi sentono il bisogno urgente di essere felici e di superare un vuoto interiore, un buio, e qui esperimentano una sensazione di felicità forse mai prima provata. Si apre un orizzonte nuovo per loro che li entusiasma e che non vogliono più lasciar scappare, anzi desiderano difenderlo come un tesoro prezioso. Inoltre, lasciando a loro la responsabilità di portare avanti questo progetto, sentono che c’è fiducia in loro, che sono in grado di fare del bene e di essere protagonisti in prima persona di una trasformazione sociale vera e di solide basi per contrastare una certa passività e rassegnazione che li circonda.”.
Qual è l’attività che più attrae e perché secondo lei?
“”Angeli per un giorno” è l’attività più amata dai ragazzi. Durante il periodo di Natale e di Pasqua principalmente, ma non solo, ogni anno circa di 400 volontari si attivano per organizzare giornate indimenticabili per i bambini delle zone più emarginate della città perché i bambini riescono a ricambiare loro un affetto e una gioia che sono davvero sconvolgenti.”.
Cosa si prova quando riesce bene un’attività?
“Si prova una profonda soddisfazione e gioia. Io rientro a casa stanco morto ma molto entusiasta e felice. Durante due, tre o quattro ore hai la possibilità di vedere solo sorrisi, allegria, partecipazione, entusiasmo nei ragazzi e nelle persone che stanno servendo. Sono feste di carità e di solidarietà che creano un’atmosfera magica. Una volta un ragazzo mi ha detto: “padre, ormai c’è più gente negli angeli per un giorno che nelle feste in discoteca”. Questo è importante! I ragazzi sono fieri di quello che stanno facendo e si rendono conto che oltre il divertimento e lo svago ci sono cose più importanti nella vita. Ma se io sono commosso, non ti dico i ragazzi e i bambini! Vedere che dopo l’attività i ragazzi abbracciano i bambini ed entrambi piangono dell’emozione, non ha prezzo. Appena finisce l’evento, i ragazzi riempiono Instagram di stories per raccontare l’esperienza, che è il modo che oggi usano loro per esprimere i sentimenti e per condividerli con i compagni di scuola e gli amici.”.
Volunteers è arrivata a Milano, quali saranno le prossime città?
“Molti ragazzi che hanno partecipato a Volunteers durante il periodo liceale passano all’università non solo a Catania ma anche in tante altre città d’Italia. Arrivando a queste città raccontano di Volunteers e contagiano del loro entusiasmo ai nuovi amici e compagni di studio. Così diversi di loro hanno deciso di fondare Volunteers in queste nuove città dove vivono e studiano. Prima di Natale hanno iniziato a Milano e prima dell’estate sono pronti per sbarcare a Roma, Verona, Trento e forse Lecce. Cosa succederà dopo non lo so, ormai mi arrendo alla creatività e alla capacità dei giovani, dai quali imparo ogni giorno tante cose e mi spingono a crescere insieme a loro. Sì, si tratta di uno tsunami di carità che non si fermerà più. Se questo non è un segnale chiaro e forte di speranza e una lezione meravigliosa per tutti non saprei cosa lo sia.”
Fiera di Lidia, per quello che ha fatto e che fa, e che ha scritto queste parole meravigliose. Faccio parte dello staff di Volunteers e noi volontari proviamo una gioia immensa che ci avvolge e riempie i nostri cuori, accendendo i nostri sorrisi. Padre Miguel è una persona meravigliosa e le sue risposte raccontano Volunteers al meglio.
🧡🧡🧡
Una descrizione alquanto esaustiva di chi siamo e cosa facciamo. Grazie, Lidia e complimenti per l’impegno impiegato nel redigere un articolo come questo👏🏻❤️